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giovedì 29 gennaio 2015

Curiosità Sul Sole eruzioni solari tempeste solare

                          ERUZIONI SOLARI                                                                                                                                                                                                                                                                  Un gigantesco artiglio di materiale solare, grande quanto 10 Terre, sgorga dalla superficie della nostra stella. La scena ripresa dal satellite di Esa e Nasa SOHO (Solar and Heliospheric Observatory) è stata ripresa nei primi anni 2000, ma torna ora d'attualità in un momento di picco dell'attività solare come quello di questi mesi.



Le dimensioni di Giove e della Terra in confronto a quelle di una prominenza solare (clicca per ingrandire). | NASA GODDARD SPACE FLIGHT CENTER
GANCIO DI PLASMA.L'imponente fenomeno eruttivo è una prominenza solare, ossia un flusso di plasma (un insieme di particelle con cariche elettriche positive e negative) dalla tipica forma ad anello, centinaia di volte più freddo e denso di quello della corona solare (la parte più esterna dell'atmosfera del Sole).

RICADUTE TERRESTRI
Le prominenze solari possono estendersi per migliaia di chilometri e dar luogo a tempeste solari le cui conseguenze possono raggiungere l'atmosfera del nostro pianeta.

DIVERSE VELOCITÀ E DIREZIONI. Oltre alle notevoli dimensioni è la forma "a 8" dell'eruzione a rivelarne la potenza e il complesso campo magnetico, che potrebbe avere origine dalle rotazioni differenziali (cioè i movimenti non uniformi) dei gas nella zona convettiva, la parte superficiale del Sole dove il calore viene trasportato dal moto dei gas.

Anche se grandi prominenze solari come questa sono relativamente rare, in questo momento del ciclo solare potremmo aspettarci presto un nuovo video non dissimile da quello ripreso nel 2000.




La Furia Del Sole



Il 31 agosto 2012 un incredibile brillamento solare è stato osservato dal Solar Dynamics Observatory, un potentissimo telescopio solare (è soprannominato l’Hubble del Sole) in orbita attorno alla nostra stella.
Quando avviene il brillamento, l’energia rilasciata – paragonabile a quella di miliardi di tonnellate di tritolo – fuoriesce sotto varie forme: soprattutto raggi gamma e raggi X, ma anche particelle come elettroni e protoni.
In questo caso l’emissione di massa coronale (detta anche CME, coronal mass ejections) non era rivolta in direzione della Terra e il flusso di particelle cariche ha influenzato soltanto parzialmente la magnetosfera della Terra, provocando spettacolari aurore a partire dalla notte del 3 settembre.


Tempeste Solare



Come nascono le tempeste solari? L’origine è un brillamento, ossia un’esplosione che si produce nella fotosfera (la superficie visibile) del Sole dove la temperatura si aggira tra i 4.000 °C e gli 8.000 °C. 
Molto spesso le esplosioni avvengono in prossimità di una macchia solare (aree più scure del Sole) dove il campo magnetico locale si contorce fino a spezzare le proprie linee e ricomporsi nuovamente,


Sembra un ritratto alla Andy Warhol o un autoscatto realizzato con Photoboot (un software della Apple). In realtà è la stessa eplosione, o meglio espulsione di massa coronale, ripresa da SDO in quattro diverse lunghezze d'onda ultraviolette. In senso orario da sinistra in alto, le lunghezze d'onda sono: 335, 171, 131, 304 ångström



Quando avviene il brillamento, l’energia rilasciata – paragonabile a quella di miliardi di tonnellate di tritolo – fuoriesce sotto varie forme: soprattutto raggi gamma e raggi X, ma anche particelle come elettroni e protoni. 
La velocità con cui viaggiano le particelle cariche è incredibile. Nel caso del brillamento del 31 agosto 2012 le particelle hanno viaggiato a quasi 1500 km al secondo.
A seconda dell’intensità, misurata in watt per metro quadrato, le esplosioni si classificano in 5 classi (A, B, C, M, X), dove ogni classe è 10 volte più potente della precedente. In tempi recenti l’esplosione peggiore si è registrata il 4 novembre 2003 (livello X45), ma quest’anno si sono già succedute varie esplosioni M e una di tipo X. 
Quella del 31 agosto è stata classificata -preliminarmente – come un esplosione di classe media.

In questa foto sono state sovrapposte le osservazioni a due diverse lunghezze d'onda nella radiazione ultravioletta.
                                                                                                                                                       

Un'altra immagine che sovrappone due diverse osservazioni di SDO.


secondo gli esperti quest'attività solare particolarmente "violenta" non cesserà fino alla fine del 2013. Il Sole, infatti, è in una fase di attività crescente, e raggiungerà il massimo proprio in quei mesi. Per fortuna le grandi esplosioni solari (coronal mass ejections, emissioni di massa coronale) sono rare e nessuno prevede di dover fare i conti con esplosioni come quella del 1859, quando le aurore boreali vennero osservate anche sugli Stati Uniti e in Europa e il telegrafo andò in tilt.


L'impatto delle radiazioni solari con il campo magnetico terrestre ha dato origine a una tempesta solare (o geomagnetica) classificata di moderata entità. Ciò significa che, fortunatamente, la gigantesca espulsione di massa coronale non ha investito in pieno il nostro pianeta. 
Gli effetti più incredibili di questa tempesta solare sono state le meravigliose aurore boreali che hanno illuminato il cielo del Nord Europa, dell'Alaska e del Canada 


La Terra negli ultimi giorni è stata investita dalla più forte tempesta solare degli ultimi 7 anni
Il 23 gennaio il Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA ha rilevato un'intensa eruzione solare (guarda il video di quella del 18 settembre 2011) nel corso della quale il Sole ha espulso enormi quantità di massa coronale (CME). Le particelle emesse (protoni ed elettroni) hanno viaggiato verso il nostro pianeta generando il cosiddetto “vento solare” che in sole 35 ore ha raggiunto la Terra. 
L'impatto delle radiazioni cosmiche con il campo magnetico terrestre ha dato origine a una tempesta solare (o geomagnetica) classificata di moderata entità. Ciò significa che, fortunatamente, la gigantesca espulsione di massa coronale non ha investito in pieno il nostro pianeta. 
Gli effetti più incredibili di questa tempesta solare sono state le meravigliose aurore boreali che hanno illuminato il cielo del Nord Europa, dell'Alaska e del Canada (guarda in questo video lo spettacolo dell'aurora polare vista dallo spazio). 
Tuttavia, secondo il NOAA (l'Amministrazione Nazionale dell'Oceano e dell'Atmosfera) degli Stati Uniti le tempeste geomagnetiche possono provocare danni anche seri alle reti elettriche e alle sonde orbitanti, oltre che interferenze con i segnali GPS e le comunicazioni radio. Per i prossimi mesi si prevede un'intensificazione dell'attività solare, che secondo gli esperti raggiungerà il suo massimo nel 2013.










































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